lunedì 27 settembre 2010

Miss “Sex Machine” Savuto 2010



Oggi Nunzia è fortunata: non deve scrivere pezzi su noiosi incontri politico-istituzionali né su appetitosi quanto puzzolenti caciocavalli d.o.p. silani: benché il motto sia sempre e comunque "promuovere e/o valorizzare l’immagine del Territorio", è stata mandata, rigorosamente a spese del giornale, a Roma per intervistare l'organizzatrice di un'esposizione di opere d'arte firmate da giovani artisti calabresi. Naturalmente Nunzia ha omesso di riferire in redazione che l'organizzatrice della mostra in questione è la sua amica Paoletta, la quale la annoia da settimane con le immagini dei dipinti e delle sculture da esporre e che quindi, per preparare il pezzo su questa benedetta mostra, non serviva mettere sulla nota spese del giornale una mille tra aereo, taxy, albergo e ristoranti a 4 stelle, ma bastava una pizza e due nastro azzurro da 66 cl recapitate direttamente sul divano di casa della nostra reporter d'assalto.

Le nostre due, non mostrando minimamente di cogliere l'ironia della situazione, passeggiano tranquillamente da un locale all'altro della "Galleria" guardando sculture e quadri privi di qualsiasi forma o contenuto, acquistati esclusivamente da medici ignorantissimi in fatto d'arte che li espongono come pezzi di valore nei gabinetti dei loro studi. A guardarle senza sonoro sembrerebbe che stiano discorrendo amabilmente d'arte moderna, ma in realtà i loro discorsi vertono su tutt'altro genere d'arte: quella del taglia e cuci, che non è propriamente l'arte della sartoria!

Parlano di Luigina e della sua recente storia con un politico locale che vuole fare di lei la Thatcher della cosentinità, candidandola come consigliere provinciale per le quote rosa: "oi Nu', secondo me esagera, 'u sannu tutti ca s'u tena, e chiru è puru spusatu..." sta commentando Paoletta mentre raddrizza di due millimetri una tela raffigurante in campo giallo una serie di cerchi decentrati ma l'uno nell'altro.
"Va truvannu... - ribatte Nunzia - la fi... - e si interrompe perché un uomo sta passando alle loro spalle - la fi-aschetta di Luigina è un'istituzione, vida cchiù visitatori chira ca 'nu monumento storico: mo' c'a mintanu sup'u Calendario della Provincia di Cosenza, mienzu aru Cummientu 'i San Francisch'e Paola e al Palazzo Ducale di Corigliano. Nessuna moglie può essere gelosa di Luigina, è come essere gelose della fontana di Giugno: si ci su appuzzati tutti prima o poi..."

(CONTINUA)

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