lunedì 27 giugno 2022

Segui la tua strada, Prometeo!

 Cambia marciapiede e vai per la tua strada, Prometeo!

Quando muoio non voglio niente del paradiso. Io i lavori del paradiso non li saprei fare. Prego il diavolo che mi venga a prendere e mi metta nelle fornaci ardenti dell'inferno. Quello sarà il mio posto.

(Bruce Springsteen, "Youngstown")

Ogni nome ha il suo destino si usa dire.

Eppure ce ne sono alcuni che possono davvero contribuire a rendere la tua vita diversa, sotto ogni punto di vista. Ve lo dico subito: il mio nome è Prometeo e sono qui per raccontare una storia. Il mio ruolo non è quello di narrare le cose che mi sono successe in un tempo passato, ma non dimenticato, spero. Prometeo. Oggi questo nome, è ricordato per il gesto che secondo uno dei miti più conosciuti diede all'uomo il dono del fuoco. Esistono innumerevoli figure di culto, personaggi ascritti alla leggenda e che sono stati consegnati alla storia, con pieno titolo e diritto. Eppure nessuno ha avuto lo stesso spazio di Prometeo. Sarà il fascino del ribelle con una causa, sarà che il coraggio qualche volta anche in questo mondo viene accolto con favore dalla critica militante. Forse mi sarei potuto accontentare di un posto come impiegato del catasto, di essere quindi un Titano qualunque, ma non sono scelte che ho fatto con cognizione. Io nemmeno volevo rubarlo il fuoco. E' stato tutto un malinteso e sono qui per spiegare le mie irragionevoli ragioni, se avrete la pazienza e il cuore di ascoltarmi. Prometeo è colui che riflette prima, ma anche qui devo per forza di cose dissentire e spezzare una lancia verso la tempestività e la consequenzialità di certi episodi che capitano durante la vita quotidiana. Io ad esempio stavo semplicemente facendo due passi quando è successa l'ira di Dio. In questo mondo però quasi mai abbiamo la possibilità di riparare ai nostri errori e di questo io sono l'esempio vivente. Vabbè, si fa per dire, eh! (Vivente, buona questa!) Che poi guardate com'è strana la vita, a volte. Ora voglio dire, io sarei quello che ha rubato il fuoco agli Dei per darlo al genere umano e pensate che qualcuno mi abbia ringraziato o pensato di sdebitarsi? Grande Giove, no! Ho fatto domanda per entrare all'Eni e sono stato scartato per non aver superato la prova orale. Mio figlio voleva diventare vigile del fuoco. Mandato via a pedate senza nemmeno troppe spiegazioni e cerimonie. Mia moglie mi considera a ragion vedute un fallito. La mattina quando esco di casa, dicendo che vado a cercare lavoro, lei mi grida dietro: Mi raccomando se a qualche dio cade il portafogli tu non raccoglierlo, ma soprattutto non fare niente. Cambia marciapiede e vai per la tua strada, Prometeo! Ho sentito dire che le vie dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni, però cavolo che caldo che fa in quel tugurio. Sembra quasi un girone dantesco, a momenti!

Ed è proprio quello che cerco di fare. Seguire la mia strada e farmi i fatti miei. Ma poi qualcosa avviene sempre, perché non c'è pace e non c'è giustizia per gli eroi classici su questo Pianeta. Mi capita quindi di dover soccorrere persone in difficoltà di ogni tipo. Qualcuno più in gamba di me una volta ha detto: il primo che attraversa il muro è sempre insanguinato. Ricordate: Nessuno ringrazia chi ha fatto il primo passo, nemmeno colui il quale ha inventato il primo giubbotto ignifugo della storia. Solitamente tutti rammentano chi ha organizzato e condotto quello che è venuto in seguito. Figuriamoci uno che ha rubato il fuoco agli dei. E questo il mio amicone Mangiafoco me lo rammenta ogni volta che ci si becca e si scambiano quattro chiacchiere in convivialità, magari degustando una buona grigliata fatta da lui!

"Cambia marciapiede e segui la tua strada, Prometeo!" Me lo diceva sempre quel lazzarone di mio fratello. Conoscerete sicuramente Epimeteo. Il suo motto era sbagliando s'impara e pensando si perde tempo, o qualcosa del genere. Lui a differenza mia aveva deciso di non sposarsi. E' sempre stato il più furbo, tra noi due. Una cosa che diceva sempre era: non accettare caramelle dagli sconosciuti, men che meno dagli dei che si fingono grossisti di dolciumi. In effetti Zeus che era un tipo particolare aveva questo benedetto vizio di fingersi rappresentante di generi alimentari. Era un suo vezzo, non sto certo qui a giudicare il padre degli dei per questo. Nessuno è perfetto, sia chiaro. Ed Epimeteo questo lo sapeva bene, anche durante quel flirt con una certa Pandora, che sarà stata anche un gran tocco di donna, ma non brillava certo per acume e sagacia. Del resto la vita è fatta anche di queste cose, dicono. Mio fratello è sempre stato un bonaccione, anche se non era certo una persona di manica larga. Sì, insomma era un po' taccagno, con il braccino corto, ma questa è un'altra storia. ogni nome come si dice ha il suo destino, incluso il mio. Però vi giuro che la prossima volta, cascasse il mondo e l'Olimpo, non mi farò fregare. Non ruberò più il fuoco agli dei, cercherò piuttosto di trovare un buon lavoro, una raccomandazione o una mano dall'alto. Perché in fondo, qualche pezzo grosso, tutti lo conoscono in questo mondo. Farò la mia parte, cambiando marciapiede per evitare altri guai, rigando dritto se occorre, senza pestare i piedi a nessuno. Men che meno a un iracondo come Zeus, per Diana! Ve lo posso garantire.

Parola di Prometeo, protettore dell'altoforno, patrocinatore Carbon Coke.



Peppario

domenica 4 luglio 2021

Sacripante rifiuta il contratto indeterminato

 


Prima di iniziare a raccontare la mia storia stabiliamo un punto.

Si usa dire che gli uomini grandi e grossi, dal cipiglio fiero e temibile raramente abbiano anche doti d'intelletto e di acume memorabili. Sarà anche vero, ma vorrei farvi notare una cosa che forse vi sarà sfuggita.  In giro è pieno di nani da giardino scappati di casa, anzi scappati dal giardino, con sentimenti ambigui di rivalsa verso un mondo che non può appartenergli. Quello di uomini come me. Da qui nasce la retorica dell'uomo grande grosso e buono e del fatto che chi invece sia basso abbia dalla sua intelligenza e rapidità di pensiero. Non ho nulla contro i brevilinei, anzi alcuni dei miei amici lo sono e vi dico che ho sempre trovato assai piacevole la loro compagnia. Questo però non significa che noi giganti non si abbia dei sentimenti, delle aspirazioni e delle ambizioni. Ecco perché ho deciso di uscire allo scoperto e raccontarvi la mia storia esplicativa. Sul fatto che oggi si utilizzi il mio nome come aggettivo, per indicare un uomo di forza smisurata, che incute paura, o una persona vanagloriosa devo dirvi che non mi appartiene molto. Personalmente non mi identifico con nessuna di queste caratteristiche, anzi! La colpa ovviamente è di quel manigoldo di un Ariosto, uno che nella vita ha sempre osservato con distacco dall'alto della sua torre d'Avorio ciò che a noi poveracci capitava, incluse le nostre mirabili peripezie. E naturalmente c'era tra di noi, in compagnia, chi aveva un debole per la propria zia, come ad esempio il validissimo e notevolissimo Karl Friedrich Hieronymus von Münchhausen, meglio noto come il Barone di Münchhausen, o semplicemente Barò, per via della sua abilità nel gioco del ramino cavallino, ma questa è un'altra storia, e non ho tempo per raccontarvela adesso.

Mi rivolgo fondamentalmente alle agenzie interinali, a chi si occupa di risorse umane e alla figura lavorativa del Recruiter: ma è mai possibile che nell'anno domini 2021 ci sia ancora gente che giudica il libro esclusivamente dalla copertina? Ebbene sì, io ero in cerca di lavoro, qualche tempo fa, prima di avere la brillante intuizione durante una proficua conversazione con il mio collega Lancillotto, di mettermi in proprio e fondare la mia agenzia di bodyguards. Dicevo: ci sia stata una volta durante un colloquio di lavoro in cui il Recruiter si fosse preso la briga di leggere bene il mio CV e di chiedermi qualcosa sul mio percorso di studi. Eppure ho conseguito una laurea in economia e commercio con il massimo dei voti. La mia tesi verteva infatti sui problemi di politica economica nella tradizione del ciclo carolingio e del ciclo bretone. Una cosa che modestia a parte, venne salutata per acume e intuizione dal mondo accademico dell'epoca. Va bene, è passato un po' di tempo, ma io ho continuato a studiare per conto mio, a tenermi aggiornato, a leggere ogni saggio meritevole sulla spinosa questione dei poeti cortesi e dei giullari, mica liuti di poco conto! 

Suvvia, volete davvero sostenere che non vi sia del pregiudizio e della diffidenza verso una persona di stazza notevole? Per bacco, ne sono la prova vivente e lampante, io! Questo mi ha portato a rifiutare un bel posto come responsabile della sicurezza nel più aristocratico ristorante meneghino, Da Giannino, luogo di ritrovo preferito di calciatori, modelle e politici. Uno stabilimento balneare per la cosiddetta crème de la crème della nuova Milano da bere. Peccato che io sia astemio. Nella vita la cosa più importante è fare squadra, avere un gruppo di persone determinate e pronte a seguirvi, Boiardi che non siete altro!

Jung sosteneva che nella vita nulla è possibile senza amore. Perché solo l'amore predispone a rischiare tutto. Lo so bene io, che sono stato denunciato per stalking da Angelica. Ma questo non mi ha impedito di amarla a modo mio, seppur a distanza. Diciamo che è stato un rapporto principalmente epistolare, peccato non abbia mai scoperto il suo reale indirizzo. Ma lasciamo stare, del resto ha ragione la canzone: tutto l'universo obbedisce all'amore. Bisogna muoversi come ospiti pieni di premure con delicata attenzione per non disturbare ed è in certi sguardi che si vede l'infinito. Come puoi tenere nascosto un amore ed è così che ci trattiene nelle sue catene.

Ora torno a occuparmi delle mie faccende, anche perché l’agenzia di bodyguards Ronald Fast and Furious non si gestisce certo da sola e so bene che non posso troppo fidarmi del mio socio Lancillotto. Quello avrà sicuramente altre gatte da pelare e da scopare, in questo preciso momento. Tocca quindi al vostro amato Sacripante, togliere le castagne dal fuoco. E con questo caldo non è certo cosa di tutti. Diciamo pure che è uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare: ovvero il sottoscritto. Ma sapete come sono fatto, non mi lamento. Trattengo il fiato e mi getto a capofitto in questa ennesima avventura. Del resto il mio personaggio è stato concepito per questo. Non sono altro che un diversivo, rispetto al cuore pulsante della Storia. Tutto sommato poteva andarmi peggio. Sarei potuto finire nell’Opera dei pupi siciliani. E lì sì che sarei diventato una marionetta, un Paladino senza possibilità di redenzione. Come dice Bob Dylan, solo una pedina nel loro gioco. Only a pawn in their game.

Peppario


Disegno a matita di Mauro Longo

sabato 3 luglio 2021

Satana riceve l'ordine di sfratto da Dio



“È meglio regnare all'Inferno, che servire Kinder Paradiso.”

Mia madre è sempre stata una persona timorata di Dio. Durante la mia tormentata infanzia non c'era una volta in cui cadendo e sbucciandomi un ginocchio ella non affermasse: - Oh, povero Angelo! Sei caduto? Ti sei fatto molto male? No, Madre, questo non è niente rispetto al dolore e all'angoscia che sento irrompere nelle mie viscere. Sapete, sono sempre stato un discolo, un bimbo pestifero. Perciò se siete qui per sentire una storia di redenzione, di perdono o di ammissione delle proprie mancanze, vi avverto: girate i tacchi e cambiate aria. Qui non c'è posto per il rimpianto. Qui c'è da discutere solo le ragioni per cui ho ricevuto un ordine di sfratto esecutivo. Sappiate che ci sono tante versioni su questa vicenda e quello del piano di sopra ti fa una testa enorme con il discorso di rimettere a noi i nostri debiti. Ma in pratica i suoi scagnozzi sono dei semplici aguzzini senza ritegno. La parte lesa in questa vicenda sono io. Un povero Diavolo come tanti, che non mena il can per l'aia e che tenta faticosamente di sbarcare il lunario, facendo quello che può e troppo spesso ciò che deve. Sapete in questo strano pazzo mondo ci sono troppe cose che vengono dimenticate, omesse o fraintese. Ve ne indico qui di seguito un po', così vediamo di capirci e di sintonizzarci sulla giusta frequenza. Una trasmissione radio per gli inferi, quindi se sentirete più in là dei crepitii o quel tipico suono di uova che friggono, non tentate di sistemare il vostro apparecchio radiofonico. Gli effetti speciali qui sono tutti miei e non vi sto chiedendo un surplus né la sottoscrizione di alcun abbonamento premium. Si usa dire che faccio degli strani patti e che ho un senso della vendetta e della giustizia mefistofelica. In realtà le cose vanno in un altro modo, precisamente vanno all'Inferno! Se siete mai stati nel sud della Calabria, saprete a cosa mi riferisco. Altrimenti ascoltate e fate poco baccano, che qui quello che ha un diavolo per capello sono io, specialmente da quando Cesare Ragazzi mi sta tampinando per un trapianto di bulbi peliferi. È sbagliato confondere la tenerezza con la debolezza. Il silenzio con la distrazione, il garbo con la fragilità. Serve invece uno sguardo e una visione più profonda e vigile per comprendere e notare queste sottili differenze. Sono le distanze che sovente mi separano dal resto della società, dei miei coetanei, colleghi o rivali. Non cerco amici, ma nemmeno sono pronto al confronto agguerrito. Spesso la sola arma che mi resta tra le mani è la diffidenza. Girarmi dall'altro lato, facendo finta di non vedere, di non sentire e in casi più estremi di non capire. Però a volte diventa faticoso evitare uno sguardo, un gesto poco civile, affatto educato. Convivere non è di tutti, ma il mondo non per questo appartiene di più ai violenti che alle persone dotate di gentilezza e sensibilità. Tutt'altro, ve lo posso assicurare. Parola di Satana. 

Ci sono due modi di raccontare una storia. Voi finora avete appresso il metodo più noioso e convenzionale, quello di trombe del giudizio universale e di cori angelici eterei e snervanti, pieni di melassa e di vacuità. Falsi. Io invece come produttore musicale ho sperimentato tutta la gamma di percussioni, zoccoli di cavalli pazzi che corrono sul baratro dell'umanità e chitarre incendiarie senza possibilità di redenzione. Anche la voce l'ho trattata con lo stesso criterio e non per vantarmi ma ho ricevuto ottimi feedback dai migliori produttori che l'umanità abbia mai conosciuto. Ok, non sono un grande appassionati di organi, quelli li lascio volentieri a San Pietro, a Ray Manzarek e a Johann Sebastian Bach. Nella vita, se ci riflettete bene, è importante il sacrificio, la ribellione, l'ambizione e l'orgoglio. Si dice che l'orgoglio preceda la paura. Io non so se è vero, ma posso dirvi che non ho mai amato i soprusi né i politicanti che cercano di coinvolgerti nella loro causa, ma raramente ti danno ascolto quando sei tu a chiedere. O pensate che realmente il Padreterno abbia forgiato questo pazzo strano mondo tutto da solo?

Si è servito di società che fanno subappalto e sono stati utilizzati gli stessi metodi di lavoro che avevano ideato per Saturno Contro, Mercurio, Marte e quella suadente e tenebrosa Venere. Io lo so perché ero presente durante una delle loro inutili e noiose riunioni. La mia società di appalto è stata fatta fuori, per motivi fiscali, dicono loro. Io sapete invece come la penso? Meglio regnare all'Inferno con l'aria condizionata a palla che servire Kinder Paradiso. Che poi a volerla dire tutta, dovete sapere che sono state messe in giro delle voci sul mio conto che non corrispondono a verità. Primo: non è vero che ho una risata satanica. Mi capitò un paio di volte dopo aver bevuto troppo di vedere qualche commediola leggera hollywoodiana e lo ammetto, non resisto all'umorismo di Ben Stiller e Owen Wilson, ora questo fa di me un grande peccatore? Bene, lo accetto senza problemi, ma resta il fatto che San Pietro e tutti quei parrucconi sono andati in giro a raccontare un sacco di fregnacce. Non ho affatto gli zoccoli da caprone. Porto degli stivaletti fatti a mano elegantissimi. Sono loro che si ostinano a non andare da un oculista nonostante le cataratte. Ci sarebbe poi sta storia triste delle corna. Ok, lo ammetto sono sempre stato un fan dei Prodigy e mi faceva impazzire il look di Keith Flint. Ma cavolo, era solo un costume di Halloween. Questo per farvi capire il livello di mistificazione e di macchina del fango che manco i nazisti con gli ebrei avevano saputo concepire. Perciò va bene, ammetto sono un tipo sofisticato ed eccentrico e mi piace la bella vita. Dovrei forse vergognarmene? 

Almeno non sono un ipocrita. Non ho mai detto al prossimo che la vera essenza della vita sta nel sacrificio. Per me sono tutte balle! Sostengo invece che la giovinezza, la bellezza sono il tempo della costruzione, motivazioni per cui è necessario e giusto lottare, competere. Ok, sono una persona competitiva e mi piace anche scommettere sugli eventi sportivi. Specialmente le corse dei cavalli, ma questa è un'altra faccenda. E vi giuro pagherò tutti i debiti, prima o poi. Quannu mi cadanu i sordi da 'a sacchetta, come si usa dire da queste parti. Sono un medio peccatore, ma almeno non sfrutto la retorica per dire che non si arriva da nessuna parte senza sacrificio. Voglio dire chi lo sostiene è anche un grande nepotista e familista. Fatevi due conti, perciò. Lo sforzo e il duro lavoro costruiscono un ponte tra i sogni la realtà. Io non ho inseguito il successo, ho seguito la vita, cercando di capire dove mi trovavo e perché. Alle volte mi sembrava di viaggiare a bordo di un treno diretto verso la Gloria Eterna. Eppure io non ero qui, mi spostavo come una nuvola nel cielo, in una calda infernale mattina di luglio, dove la speranza era alta e il sole scaldava la fronte di chi come il sottoscritto, aveva ancora piena fiducia nei propri mezzi. Questo mondo era la mia speranza, il futuro un biglietto di sola andata per l'inferno da vidimare. Parola di un povero Diavolo sotto sfratto esecutivo come tanti.

Peppario

lunedì 23 novembre 2020

La Massoneria Dylaniana


La Massoneria Dylaniana: ovvero come diventare gran maestri della loggia del folk e vivere felici

"Signori, disse lui, non ho bisogno della vostra organizzazione, ho lustrato le vostre scarpe, ho smosso le vostre montagne e segnato le vostre carte, ma il paradiso è in fiamme, o vi preparate ad essere eliminati, oppure i vostri cuori devono avere il coraggio per il cambio della guardia." (B.D.)

Carissimi iniziati in erba, e quella non manca mai, vi racconterò come divenni gran maestro della massoneria egizia del folk rock. Era l’estate del 1975 o forse del 1995, o forse era l’estate scorsa, non stiamo tanto a sottilizzare, suvvia, ma così partì il mio viaggio iniziatico sulle note zimmermaniane. Una cosa fondamentale per chi si avvicina a una loggia è sapere chi era Robert Loggia, ora appena avete trovato su internet (che si sa essere controllato da rettiliani, che comunque non disdegnano Highway 61 Revisited) e avrete fatto “ahhhh guarda chi è”, passeremo avanti, fatto? Fatto. Ora smettiamo di annusare la colla vinilica e accendiamo gli incensi, questo luogo va sacralizzato, e il luogo sarà il sotterraneo di un teatro, un teatro dove si suona folk rock, e precisamente dove si sente di merda il folk rock, con l’impianto che gracchia e i microfoni mezzi scassati.

Per entrare in una loggia è fondamentale una raccomandazione, quindi alzate quel culone grasso dalla sedia e andate a chiederla. Bene, l’avete ottenuta ora siete vice usciere aggiunto del Comune di Bizzighettone di Sopra. Ecco non avete capito nulla come al solito, quindi licenziatevi e riproviamo, ok ora siete finalmente a contatto con un gran maestro, lo avrete riconosciuto tra tanti al mercato rionale, era quello vestito un po’ gagà e un po’ frescone, ma con la grana e soprattutto con un certo situazionismo avrete visto la sua capacità trasformatoria nei vari look e situazioni in essere degne di un novello Brachet… no per carità manca solo lui, un novello Leopoldo Fregoli casomai, ecco se non sapete chi è ritornate dagli amici rettiliani di sopra. Ora che avete stabilito una connessione con il gran Maestro e tempo di invitarlo a mostrargli la vostra collezione di vinili di Bob Dylan, ora lui fraintenderà l’invito, quindi alzategli i pantaloni, guardando da un’altra parte e andiamo avanti. Ecco ora siete iniziati, inizia il vostro cammino esoterico e carrieristico all’interno del sacro ordine, prendete le scarpe da trekking e il cappuccio e il grembiulino, imbracciate la chitarra a 12 corde e iniziate con un po’ di cover di Woody Guthrie, e trasferitevi in uno dei palazzi di Trump, e se quelle voci di una crisi di coppia con Melania son vere, corteggiatela spudoratamente. Nella vita non si sa mai! Se vi state domandando cosa c'entra tutto questo con Bob Dylan e con la massoneria, mi pare evidente che non sapete nulla né del primo né del secondo argomento. Tantomeno potete avere una visione a 360 gradi su quello che noi iniziati abbiamo definito come Situazionismo Dylaniano. Il situazionismo dylaniano è l'arte di anticipare mode e tendenze, non necessariamente musicali. Vi faccio un esempio. Prima ancora di quei fighetti di Liverpool, Dylan indossava magliette da marinaretto e cappelli da capitano coraggioso, pur non avendo mai solcato i mari. Era un marinaio di foresta, per citare il grande muratore Faber. Ah, ma questa è un'altra storia, non vi scaldate!

Il situazionismo dylaniano in musica è invece legato al fatto che uno per più di 18 mesi si autodefinisca un purista di un genere specifico come il folk, salvo poi tradire e passare al rock blues in stile Chicago, ma con una certa nonchalance, arrivando a farsi fotografare mentre imbraccia un Fender Jazz Bass. Il problema è che nel 1965, proprio come oggi, nessuno riesce a capire che Bob Dylan non è altro che un poser cazzaro di stampo Scanziano situazionista. No, no tranquilli, non si parla di politica, quella la lasciamo agli amici rettiliani di Internet. Qui noi Thecomplottisti e cospirazionisti siamo ancora rimasti all'omicidio di Kennedy, come afferma proprio il fratello muratore Bob Dylan. Dylan è un fratello progressista, di nobile impegno sociale, le cui opere artistiche hanno elevato la Loggia e di cui noi tutti abbiamo beneficiato. Però resta un fatto: alcuni testi pur avendoli redatti noi stessi, non li abbiamo capiti bene nemmeno noi. Tranne Subterranean Homesick Blues, quella l'abbiamo capita, ma non possiamo spiegarvela fino al 22 marzo 2065. Perciò cortesemente tutti i novelli A.J. Weberman, smettetela di rovistare nella nostra raccolta differenziata di spazzatura. Anche perché l'operatore ecologico ci ha già ammonito e la prossima volta non ritirerà più i nostri rifiuti qualora dovessero essere sparpagliati per strada, come è accaduto la scorsa settimana. Per questa volta abbiamo dato la colpa al cane, ma è imbarazzante, anche perché stiamo cercando di rovesciare l'esito delle elezioni presidenziali USA e la cosa è piuttosto delicata e impegnativa.

Confidiamo nel vostro buon senso!

In fede,

Libero muratore della Loggia di Robert Fittacamere 41 

giovedì 27 giugno 2019

INVICTA


"Dedicato alla "capitana" della Sea Watch 3 Carola Rackete"


Dal profonda della notte che mi avvolge,
Nera come una pozza da una estrema all'altra, 
Ringrazia qualunque Dia ci sia
Per la mia anima invincibile.

Nella stretta morsa delle avversità
Non mi sona tirata indietra né ha gridata.
Sotta i colpi avversi della sorte
La mia capa sanguina, ma non si china.

Oltre questa luoga di rabbia e lacrime
Incombe sola l'orrore della fine.
Eppure la minaccia degli anni
Mi trova, e mi troverà, senza paura.

Non importa quanta stretta sia la porta,
Quanta impietosa sia la vita,
Io sona la padrona del mia destina:
Io sona la capitana della mia anima.


sabato 28 marzo 2015

SCHETTINEN



Pare che SCHETTINEN sia il grido di riscossa in stile "QUESTA E' SPARTA" per molti, troppi indigenti nostalgici della vecchia Europa.

(Dario Greco feat NUDO.)