giovedì 7 aprile 2011

Chiedo Scusa



…”E mi piacerebbe chiedere scusa per il male che ho arrecato, agli altri e a me stesso, per tutte le volte che ho agito con superbia, per l’ozio e la pigrizia, per aver perso la mia umana natura in favore di una tetra bestialità. Per aver disseminato menzogne e sconcerto, per l’accidia che accompagna le mie giornate placide e maestose, rinchiuso in un Eremo di solitudini e presunzioni, di saper capire meglio degli altri, lo stato delle cose. Per essere stato codardo verso i sentimenti, miei e non. Per aver bluffato con la mano sbagliata, per essere ancora vivo dopo la mia calata agli inferi. Per la luce e la pace dei sensi che ho assaporato senza voler dividere con nessuno, per tutte le volte che non ho avuto abbastanza cuore, fegato, cervello, palle, Don Miché a quanto sta oggi il mio fegato al chilo?

Chiedo scusa anche per i torti che ho subito e che subirò, per quando non avrò la forza di reagire, per tutte le volte che sarò colto da audace rassegnazione!

Per tutti i sogni infranti che continuo a trascinarmi come uno zaino pieno di consapevole ossessione e panico delirio, che rallenta la mia corsa verso felicità e benessere. Per i consigli che non ho ascoltato, per le birre che non ho voluto servire, per i Conigli che ho scambiato per Eroi, per le leggi di Dio, prima infrante e poi invocate, per il Principe e per il principio universale dell’animo.
Per la Vittoriosa Sconfitta: immane misericordia. Per la lussuria di un momento, quando sale il mio stupore, gonfio di madreperlaceo furore.
Ma ogni donna è speciale, ogni donna è unica nel tuo animo, se sai vedere in lei l’ideale innalzamento della tua volontà e il desiderio d’immortalità

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