domenica 6 marzo 2011

Henry Miller - Fallire che arte!



È quasi una legge che allorché un uomo si imbarca in una grande avventura debba troncare tutti i legami; deve recarsi nel deserto da solo, come Cristo, deve tornare e scegliersi un discepolo. Non importa quanto quest’ultimo possa mancare di qualità; una sola cosa conta, che egli creda implicitamente. Perché un germe nasca, qualche altra persona, qualche individuo tolto dalla folla deve dimostrare di avere fede.

Gli artisti, come i grandi capi religioso, danno prova di una perspicacia sorprendente sotto questo aspetto. Non scelgono mai colui che sembra adatto al loro scopo, ma sempre una persona oscura e non di rado ridicola. A farmi fallire agli inizi, ad essere quasi una tragedia, fu il fatto che non riuscii a trovare nessuno il quale credesse in me implicitamente, sia come persona, sia come scrittore…”

Henry Miller

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